La Pelican Nebula o Nebulosa Pellicano, catalogata come IC 5070, è un’affascinante regione di formazione stellare situata nella costellazione del Cigno, vicino alla brillante stella Deneb e uno splendido target per astrofotografia. Questa regione si trova a circa 1.800 anni luce dalla Terra.
La nuova astrofotografia che ho prodotto a luglio 2024 dal mio osservatorio privato Carl Sagan, situato in provincia di Modena, è stata ottenuta utilizzando un telescopio Tecnosky OWL da 130 mm, equipaggiato con uno spianatore Tecnosky con fattore di riduzione 0.8x e una camera Player One Poseidon-M. Ho utilizzato filtri Optolong L, R, G, B per ottenere una rappresentazione dei colori in banda larga e il tutto installato sulla montatura EQ8R-Pro.
L’integrazione di 5 ore e mezza per la luminanza e un’ora per ciascun canale di colore ha permesso di ottenere un’immagine relativamente dettagliata. Il cielo sopra il mio osservatorio, con un valore SQM (Sky Quality Meter) di 19.25 durante le riprese, ha fornito condizioni sufficientemente buie per catturare le delicate sfumature della nebulosa, nonostante questi siano valori in peggioramento e che caratterizzano già un cielo decisamente inquinato a livello luminoso.
La Nebulosa Pellicano è interessante per gli astronomi poiché è una regione attiva di formazione stellare, come molte nebulose a emissione. Al suo interno nuove stelle stanno nascendo da nubi di gas e polvere, illuminate dalle radiazioni ultraviolette delle stelle giovani e massicce circostanti.
Uno degli aspetti più affascinanti della Nebulosa Pellicano è la presenza di colonne di gas ionizzato che emergono da diverse zone di questa regione. Queste strutture, visibili come prolungamenti e archi, raccontano la storia dinamica della nascita e dell’evoluzione stellare all’interno della nebulosa. Le stelle in formazione rilasciano una grande quantità di energia, influenzando l’ambiente circostante e modellando queste spettacolari strutture.
L’utilizzo dei filtri Optolong L, R, G, B ha permesso di catturare la nebulosa in banda larga, rivelando la sua complessità cromatica, mentre la luminanza ha evidenziato i dettagli strutturali. La camera Player One Poseidon-M, con le sue ottime prestazioni, soprattutto in termini di raffreddamento, ha giocato un ruolo importante nella raccolta degli scatti, unita all’ottima correzione dell’aberrazione cromatica di questo rifrattore.