Se sei alla ricerca di qualche indicazione su come poter fotografare la Luna cinerea con una sequenza che ti permetta di comporre un HDR e ottenere una buona fotografia, cercherò in questo breve articolo di darti qualche consiglio esclusivamente sull’acquisizione.
La luce cinerea è quella del Sole che illuminando la Terra viene poi successivamente riflessa dal nostro pianeta verso la Luna, donandole un tenue bagliore nella zona non direttamente illuminata.
Nei momenti in cui dalla nostra prospettiva la Luna è illuminata direttamente dal Sole soltanto per una piccola porzione quindi, possiamo realizzare una fotografia simile a quella che vi condivido qui di seguito.
Per realizzare questo tipo di fotografie è necessario prima di tutto aver preso confidenza con le funzioni di bracketing della propria reflex o mirrorless.
Ormai la maggior parte delle macchine fotografiche in commercio permettono di eseguire in automatico una sequenza di scatti dove possiamo impostare in anticipo una variazione del tempo di esposizione che ci permetterà di ottenere fotografie con differenti tempi. Questo ci consente di fotografare scene con un’ampia estensione dinamica che la macchina fotografica non è in grado di raccogliere e tradurre in un unico scatto.
Questa immagine ad esempio è stata ottenuta con un bracketing di 4 scatti con una Sony α7 III e un obiettivo Sony FE 200-600mm f/5.6-6.3 G OSS.
Per poter fotografare con tempi più brevi la sottile parte illuminata dal Sole e con tempi ben più lunghi la debole parte oscura, potremmo modificare anche a mano i tempi di esposizione. Trattandosi però di scatti alla Luna da realizzare con una sequenza ravvicinata di fotografie e volendo evitare di spostare il campo inquadrato o introdurre vibrazioni agendo manualmente sui parametri della macchina fotografica, troverete utile imparare a impostare una sequenza automatica di bracketing. Sempre che disponiate della funzione.
Serve sapere altro?
In effetti si, manca una parte fondamentale ben più difficile da riportare in un articolo di consigli pratici. Quindi, facciamo il punto generale su quello che dovreste assicurarvi di fare bene sul campo.
- Identificare un periodo corretto per avere una piccola falcetta di Luna illuminata. Aiutatevi con i numerosi software di simulazione del cielo come Stellarium.
- Proseguiamo se abbiamo condizioni favorevoli del meteo (ovviamente).
- Orientiamo la nostra macchina fotografica verso la Luna assicurandoci di utilizzare un cavalletto e relativa testa a sfera ben stabili.
- Mettiamo a fuoco sulla Luna. Avendo solo una piccola falce ben visibile potrebbe essere utile ricorrere alla messa a fuoco manuale.
- Impostiamo una serie di scatti in bracketing (o modifichiamo l’esposizione a mano) per poter ottenere delle fotografie che rappresentino bene sia parte illuminata, sia quella più scura, cercando di non rendere troppo evidente il movimento di Luna e stelle sulle immagini a lunga posa. Ricordatevi di impostare un ritardo di avvio della sequenza così da poter togliere le mani e smorzare eventuali vibrazioni.
- Per lo scatto potete impostare la massima apertura del diaframma e un tempo massimo che vi permetta di vedere la Luna ancora ben ferma. Sulla base di questi due parametri si regoleranno di conseguenza gli ISO.
Per ottenere immagini ideali dovremmo utilizzare un astroinseguitore o un qualsiasi altro inseguitore per astrofotografia. Personalmente realizzo queste fotografie con un astroinseguitore Star Adventurer di Sky-Watcher che dispone oltre che dell’inseguimento siderale anche di quello lunare. Se avete solo quello siderale sarà comunque sufficiente per i tempi brevi di scatto che si utilizzano in questi casi.
Vi lascio di seguito uno dei miei ultimi filmati sullo Star Adventurer nel caso non sappiate di cosa si parla:
Che vantaggio mi da l’astroinseguitore? Molto semplice. Mi permette di poter allungare i tempi di scatto potendo così ottenere immagini decisamente migliori della parte non direttamente illuminata della Luna. Senza astroinseguitore sono costretto a contenere molto i tempi di scatto massimi poiché il movimento della Luna renderà mosse e inutilizzabili le fotografie.
Ovviamente Cinerea o no che sia, la Luna può essere fotografata in bracketing per comporre un HDR in qualsiasi sua fase. Nel portfolio del sito trovate diversi altri esempi del genere, come vi mostro di seguito.
Cosa manca?
Una parte fondamentale che sarà inevitabilmente oggetto di un altro articolo: lo sviluppo e l’elaborazione. La parte di sviluppo di scatti del genere non è scontata perché serve fare un lavoro certosino per assemblare le diverse fotografie e realizzare un risultato finale credibile, gradevole e più naturale possibile. Per darvi qualche spunto di sviluppo ed elaborazione, anticipandovi che i miei strumenti principali sono Camera Raw e Photoshop in questo caso, dovrò necessariamente scrivervi una piccola guida e non avrebbe molto senso includere qualche indicazione frettolosa qui. Lo riservo quindi per un secondo contributo futuro che spero possiate trovare presto sul sito. Alla prossima!