Nell’estate del 2021 ho ricevuto in prova dall’azienda ABM un interessante accessorio progettato e realizzato per gli appassionati di astrofotografia per la gestione di alimentazione e cavi del proprio setup fotografico: l’AstroBox Core.
AstroBox è un dispositivo che permette all’astrofotografo di raccogliere e centralizzare alimentazioni e cavi dati del proprio setup in un dispositivo progettato in Italia e studiato per prevenire sovraccarichi, disconnessioni e imprevisti vari legati alla cavetteria.
L’idea di Marco Boscolo, veneziano laureato in ingegneria spaziale e ideatore del progetto AstroBox, è nata proprio dai frequenti imprevisti che riscontrava sul campo durante le sessioni astrofotografiche.
Ricordo bene quando mi contattò per propormi di provare questo dispositivo motivandomi le difficoltà che lo avevano convinto a intraprendere questo progetto.
Durante le sue sessioni di astrofotografia aveva riscontrato diverse volte problemi di disconnessioni e disturbi legati alla cavetteria dati (i cavi USB con i quali gestiamo normalmente camere astronomiche, focheggiatori e ruote portafiltri) insieme alle alimentazioni dei vari dispositivi che spesso risultavano instabili e imprevedibili.
Una disconnessione imprevista durante la sessione fotografica può compromettere l’intera serata o quantomeno farci perdere molto tempo. Diverse volte poi, anche a seguito del problema, non è facile capire cosa lo abbia causato e come evitare che si ripeta in futuro.
Marco mi raccontò che molti dispositivi presenti sul mercato che prevedono il collegamento o addirittura la gestione dei cavi di alimentazione e di trasferimento dati non rispettano standard di qualità, portata e isolamento sufficienti da garantire una buona stabilità.
Sfruttando la propria abilità nel settore dell’elettronica, Marco intraprese quindi con l’azienda ABM per la quale lavora, il progetto di AstroBox, dando alla luce il dispositivo che qui sotto vedete in prova sul mio setup principale:
Il dispositivo che ho testato permette di raccogliere quindi sia i collegamenti USB, sia le alimentazioni di tutti i componenti del setup astrofotografico con lo scopo di garantire stabilità, protezione e affidabilità a questa parte importante della strumentazione.
Essendo accompagnato poi da velcro adesivo e adattatori per le comuni barre, AstroBox si può agganciare e integrare facilmente nei nostri setup per astrofotografia.
Nel corredo che ho ricevuto infatti era inclusa anche una staffa completa di supporto per il montaggio su base cercatore (tipo mini-Vixen) e supporto per colonna/treppiedi.
Vi riporto di seguito dal manuale di utilizzo le porte di cui dispone:
Nonostante sulla mia EQ8R-Pro non abbia fino ad ora riscontrato particolari instabilità e problemi nell’HUB dati/alimentazione integrato di fabbrica, ho trovato questo dispositivo molto comodo e convincente, sfruttandolo soprattutto sulla mia AZEQ6-GT che gestisce il secondo setup. Su questo secondo dispositivo, dove non è presente un HUB integrato, ho sempre raccolto i cavi su dispositivi esterni (tipo ASI AIR Pro) per gestire il setup anche in itinerante. Il confronto con Marco mi ha convinto ad adottare un dispositivo di alimentazione e passaggio dati ben dimensionato e che protegga non soltanto il setup da possibili imprevisti, ma la salute stessa a lungo termine dei dispositivi attaccati.
Per presentarvi meglio le ragioni tecniche di questo progetto ho chiesto a Marco di rispondere direttamente a una serie di domande che raccontino in prima persona l’idea e gli obiettivi di AstroBox.
Marco presentati e raccontaci di cosa ti occupi, tra lavoro e passione
Mi chiamo Marco Boscolo e sono originario della provincia di Venezia.
Fin dall’età di 8 anni ho iniziato ad interessarmi alle meraviglie del cielo e a coltivare la passione per l’astronomia.
Dopo essermi laureato in ingegneria aerospaziale e aver lavorato qualche anno nel mondo aeronautico, ho intrapreso la carriera di sviluppatore per sistemi embedded.
In tutti questi anni ovviamente non ho mai abbandonato l’osservazione del cielo e nell’ultima decade mi sono sempre più avvicinato ed addentrato al mondo dell’astrofotografia, iniziando ad ottenere risultati accettabili anche da un cielo parecchio inquinato come quello della mia cittadina.
Parlaci di ABM e della sua mission
ABM srl è un’azienda che opera nel settore della progettazione di schede elettroniche, sviluppo firmware e software dedicati al mondo embeded e consumer.
Durante il primo lockdown, si è deciso di diversificare l’offerta e di mettere a disposizione tutta questa nostra esperienza accumulata nel corso degli anni.
Il campo dell’astrofotografia amatoriale e dell’astronomia in generale ben si presta alle nostre capacità e possibilità di sviluppare dispositivi tecnologici professionali con standard di affidabilità industriali. L’invasione del pressapochismo in ambito elettronico, è ormai all’ordine del giorno e troppo spesso si bada più alla quantità che alla qualità dove ovviamente a farne le spese, è sempre il cliente finale.
ABM srl da sempre ha come linea guida principale: ciò che viene prodotto non deve mai aver bisogno di assistenza.
Raccontaci da quali necessità e motivazioni è nato il progetto AstroBox
Chi usa un telescopio, soprattutto in ambito astrofotografico, si trova spesso ad affrontare problemi legati alla gestione dei cavi e a problematiche di affidabilità elettronica dovute alle più disparate cause.
Dopo anni di soluzioni “fai da te” e avendo avuto modo di testare prodotti simili di altri produttori, a fine 2020 si è deciso di progettare un dispositivo che rispettasse 3 caratteristiche fondamentali: massima affidabilità, semplicità di utilizzo e prezzo il più contenuto e competitivo possibile.
Troppo spesso soluzioni improvvisate e assemblate con componenti trovati a bassissimo prezzo su portali web, si rivelano in un primo momento molto economiche, ma capita altrettanto spesso che una mancanza di progettazione, conoscenza e dimensionamento approssimati della componentistica, possono portare da semplici problemi di disconnessione fino a rotture dei dispositivi collegati.
È proprio questa la differenza tra un prodotto amatoriale e uno professionale. Troppo spesso si investono migliaia di Euro ad esempio su dispositivi di acquisizione trascurando poi tutto il contorno con soluzioni improvvisate per cercare di risparmiare, non rendendosi conto dei rischi che si possono correre.
Riassumici le principali caratteristiche di AstroBox, cosa fa a grandi linee
Le caratteristiche principali di AstroBox sono:
- Alimentazione ingresso 12V fino a 30A con connettore XT60 con protezione inversione polarità e protezione da transitori di tensione.
- 5 uscite 12V. Ogni porta è in grado di erogare 5A con connettore DC 5.5×2.1 completamente in metallo ed è protetta da corto circuito con fusibile elettronico.
- Hub USB2.0 a 7 porte. Ogni porta può erogare fino a 2A ed è protetta da scariche elettrostatiche.
- Porta USB “Power Only” che può erogare fino a 3A a 5V con protezione da corto circuito tramite fusibile elettronico.
AstroBox ha due obiettivi principali: semplificare la gestione cavi/connessioni del proprio setup e aggiungere (come si può vedere dalla caratteristiche tecniche) una serie di protezioni che mettano al riparo i vari dispositivi da possibili inconvenienti come ad esempio (nel caso di alimentazione a batteria), picchi di tensione transitori al momento della connessione dei morsetti.
A chi è rivolto AstroBox, chiunque di noi può integrarlo al proprio setup?
AstroBox è stato ideato per potersi integrare in ogni setup, dai più semplice ai più evoluti e sofisticati, tant’è che rivolto a tutti coloro che utilizzano apparecchi alimentati e connessi a pc (ad esempio Asiair, raspberry ecc ).
Nel dettaglio quali sono i vantaggi di AstroBox rispetto ai prodotti già presenti e più diffusi sul mercato?
Le carte vincenti di AstroBox sono: facilità di utilizzo, affidabilità data da componentistica sovradimensionata e costo. L’utilizzatore una volta installato e connesso lo dovrà “percepire” come trasparente.
Cosa è incluso nella confezione AstroBox?
AstroBox viene proposto in 2 versioni: Core e Bundle.
La versione Core include semplicemente un AstroBox ed è rivolta a tutti quelli che desiderano riutilizzare tutta la cavetteria già a propria disposizione con il vantaggio di contenere il prezzo finale.
Per quanto riguarda la versione Bundle, essa include un adattatore da XT60 femmina a DC femmina 2.5×5.5 16 AWG, 5 prolunghe di alta qualità di varia lunghezza DC maschio-maschio con connettore da 2.1/2.5×5.5 con cavo 18AWG e e una staffa di fissaggio modulare con adattatore per aggancio su slitta mini-vixen (tipo cercatore) e per colonna/treppiede. Tutti gli accessori sono stati selezionati e testati per garantire connessioni e ben oltre le specifiche di utilizzo di AstroBox.
Puoi anticiparci qualche prossima idea che ABM sta sviluppando?
In questo terribile periodo dominato da speculazioni e carenza dei chip, progettare dispositivi innovativi a costi competitivi sta diventando una sfida sempre più impegnativa.
Con questa premessa, posso anticipare che stiamo portando avanti vari progetti che inizieranno a veder luce dalla prossima primavera. Tra questi progetti ci sarà una versione avanzata di AstroBox che avrà lo scopo di soddisfare anche gli utenti che richiedono caratteristiche molto evolute di remotizzazione.
Ringraziando Marco per questa interessante esperienza che mi ha permesso di fare, gli auguriamo un buon lavoro nella progettazione e nello sviluppo delle future idee. Qui sopra vedete alcune immagini di altri setup allestiti con AstroBox, mentre di seguito vi riporto il link al sito web dove troverete maggiori informazioni su AstroBox: vai al sito.