Pagina 7 del diario di viaggio: vi presento finalmente il nuovo filtro Optolong L-eNhance.
Una premessa. Sono uno dei 4 beta-tester per questa azienda. Significa che ricevo in anteprima i nuovi filtri da testare a livello fotografico e da confrontare con gli altri filtri così da poter mandare informazioni e dati per correggere eventuali problemi di produzione del filtro prima che l’oggetto venga messo in vendita.
Questo filtro a banda stretta isola in modo efficace le bande emesse dall’idrogeno ionizzato h-alfa, h-beta e ossigeno terzo, quindi tre elementi principali che possono attraversare questo filtro e arrivare fino ai nostri sensori fotografici a colori.
Con questo filtro raccoglierete in sostanza l’idrogeno e l’ossigeno presente nelle nebulose diffuse, planetarie e supernova remnant.
Andiamo subito al punto senza perdere tempo: a che cosa serve questo filtro? Questa è una soluzione economica per fare multi banda stretta con camere a colori.
L’obiettivo di questo filtro è di poter permettere a fotografi dilettanti, astrofotografi principianti e a chiunque possa pensare di trarne beneficio, di ottenere una multi banda stretta rapidamente. Senza dover acquistare tutti i filtri classici narrow band e magari una camera monocromatica per ottimizzare l’acquisizione di questi canali in banda stretta.
Con il filtro Optolong L-eNhance che cosa potrete fare?
Potrete utilizzarlo su camere a colori perché con un singolo scatto otterrete un’immagine a colori che conterrà gli elementi in banda stretta dell’idrogeno e dell’ossigeno.
Avrete il vantaggio di poter ottenere un buon contrasto sulle vostre fotografie di questi gas ionizzati e contemporaneamente contrastare l’inquinamento luminoso. Potrete utilizzarlo eventualmente con la presenza di Luna (con il rischio che qualche gradiente comunque entri) ma come nella banda stretta più tradizionale vi aiuterà a ottenere immagini ben contrastate sui gas ionizzati anche da cieli particolarmente inquinati.
Credo che questo filtro sia utile specialmente in due ambiti: il primo è per chi opera sotto cieli molto inquinati dove un filtro a banda larga per l’inquinamento luminoso non è efficace. Dove magari non basta nemmeno un uhc, questo è un filtro più selettivo che permetterà sotto cieli inquinati di poter ottenere qualche buon risultato.
Inoltre a chi può servire questo filtro? Può servire a chi sa di avere pochissimo tempo da dedicare alla fotografia astronomica, ma non vuole rinunciare comunque alla possibilità di ottenere gradevoli immagini di oggetti ionizzati.
Chi non ha abbastanza tempo per fare sessioni differenti con tutti e tre i classici filtri narrow band con un sensore monocromatico, potrà avere una soluzione economica ed efficace per ottenere qualcosa di diverso da un rgb, più contrastato, più pulito.