Formatore e fotografo professionista specializzato in astrofotografia e fotografia notturna. Nel 2019 premiato in Parlamento per le attività di divulgazione della fotografia astronomica. Lavoro come fotografo e formatore per aziende, professionisti e appassionati.

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L-QEF Il nuovo filtro Optolong L-Quad Enhance Filter

L-QEF Il nuovo filtro Optolong L-Quad Enhance Filter

Il nuovo filtro Optolong L-QEF, nome completo L-Quad Enhance Filter, prosegue nelle fasi di test prima dell’uscita sul mercato. In questo articolo ho raccolto le prove fotografiche e le informazioni fino ad ora raccolte.

Attenzione, i contenuti di seguito sono aggiornati con regolarità man mano che nuove informazioni vengono rilasciate dal produttore.
L-QEF Il nuovo filtro Optolong L-Quad Enhance Filter

Ho seguito anche per questo filtro Optolong le fasi di test fin dall’inizio. Userò quindi questo articolo per introdurre gli aggiornamenti nelle settimane e nei mesi a venire, andando a completare con caratteristiche e grafici man mano che verranno rilasciati.

Questo breve articolo esce nel momento in cui ho ricevuto da Optolong l’invito a pubblicare le informazioni sul nuovo prodotto, in mano mia già da diversi mesi e al quale ho dedicato molte notti di astrofotografia per raccogliere il materiale utile alle fasi di test.

Optolong L-QEF, un filtro quad band

L’Optolong L-QEF, simpaticamente rinominato L-Queen, è un nuovo filtro prodotto da Optolong. Un filtro più selettivo del famoso Optolong L-Pro. Vi riporto infatti di seguito il grafico di trasmissione, l’elemento sempre fondamentale per poter inquadrare le caratteristiche di un nuovo filtro per astrofotografia.

L-QEF Il nuovo filtro Optolong L-Quad Enhance Filter grafico di trasmissione spettro graphic spectrum

Ora il confronto con il grafico di trasmissione del filtro Optolong L-Pro.

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Di seguito vi ho montato il confronto tra i due grafici di trasmissione.

L-QEF Il nuovo filtro Optolong L-Quad Enhance Filter grafico di trasmissione spettro graphic spectrum

Come potete notare nel filtro L-QEF la trasmissione è stata estesa dai 400nm fino ai 380 circa, ma anche nella zona 630/700nm notiamo una trasmissione più abbondante. Ve lo mostro ancora meglio in questa immagine, che vi fa notare anche un’altra differenza rispetto ad L-Pro: il taglio a 600nm.

Il taglio a 600nm è stato probabilmente pensato per limitare il più possibile il passaggio dell’inquinamento luminoso prodotto dalle lampade ai vapori di sodio. Nel grafico sopra le trovate indicate con il simbolo chimico del sodio Na. Le luci LPS (Low-Pressure Sodium lamp) emettono su un range spettrale stretto, compreso tipicamente tra i 580 e i 600nm.

Ricordo infatti un lungo e molto interessante studio del 2013 che segnalava nelle conclusioni come le lampade LPS potrebbero essere la miglior soluzione per limitare il chiarore del cielo e per le osservazioni astronomiche, essendo “facilmente” eliminabili con un filtro selettivo.

Vi condivido anche parte delle immagini realizzate in questi mesi con il filtro, dove mi sono dedicato principalmente alla fotografia di ammassi stellari.

Nelle immagini sopra trovate gli ammassi globulari: M3, M13, M19, M5, M26, M10 e M11.

Tutte queste immagini sono state realizzate nell’estate del 2023 con il doppietto Artesky 102ED ridotto e spianato a 0.8x, con una camera ZWO ASI 294MC Pro e la nuova montatura ZWO AM5.

Di seguito trovate invece la mia consueta color chart. Una serie di fotografie quindi realizzate con e senza filtro, presto arriverà anche la comparativa con L-Pro.

Parlando qui di luce riflessa e non emessa, quello che cerco di capire a parità di condizioni è il contrasto in favore di alcuni colori, eventuali viraggi e riduzione di luminosità. Le prove sono state realizzate con una ZWO ASI 294MC Pro e un ASKAR 180, ma ho incrociato questi risultati anche con una mirrorless Sony a7 III modificata per astrofotografia.

Nella seconda coppia di immagini ho segnato con un pallino i colori che sembrano leggermente virati dalla presenza del filtro, un elemento che voglio ancora indagare bene. Mentre con la selezione rettangolare i colori che appaiono maggiormente contrastati. Il contrasto, lo vediamo soprattutto nei filtri a banda stretta, lo si ottiene per merito di ciò che sul filtro viene di fatto bloccato. Più blocchiamo e più le parti rimanenti saranno contrastate sull’immagine. In questo caso al contrasto contribuisce sicuramente il taglio inserito nella zona dei 600nm. Per quanto riguarda la luminosità, l’applicazione del filtro toglie circa uno stop, se ben ricordo come L-Pro (ma sarà pronta presto una comparativa più estesa).

Tutti questi dati confermano la natura di un filtro a banda larga capace di aumentare già il contrasto delle nebulose a emissione e con un taglio più esteso di L-Pro per limitare il passaggio dell’inquinamento luminoso soprattutto nella zona dei 600nm. Tutti questi dati e le mie impressioni potranno ridefinirsi continuando a testare il filtro. Le prove e la raccolta dei dati continuerà ancora per un po’. Per il momento si può dire che questo è un filtro a banda larga un po’ più deciso di L-Pro. Effettua una taglio più importante cercando comunque di garantire il passaggio della maggior parte dello spettro.

Presto arriverà nuovo materiale fotografico, la comparativa con L-Pro e informazioni dettagliate sulle proprietà del filtro. A presto!

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