Nel 2022 conosco Diego Campagnaro che mi parla di Stellar Catalogue, una app che ha sviluppato per appassionati di astronomia e astrofotografia per osservare e fotografare il cielo. Un lavoro davvero notevole per una app tutta italiana pensata e progettata per chi desidera osservare il cielo o pianificare i propri scatti. Un catalogo stellare quindi, ma per tante caratteristiche diverso dai tanti già presenti.
Ho provato inizialmente questa app per poi ritrovarmi a usarla con una certa regolarità e ho pensato fosse importante raccontarvi il grande lavoro di Diego.
Prima di tutto vi lascio i riferimenti a questa bellissima applicazione di Diego. Qui trovate il sito web, dal quale saranno disponibili anche i link per l’installazione Android e iOS. Diversamente vi basterà cercare Stellar Catalogue sul vostro market con lo smartphone o tablet.
Io e Diego abbiamo pensato che una chiacchierata informale fosse un modo interessante per parlare di questo progetto e lui ha gentilmente acconsentito, ecco quindi la trascrizione di questa breve intervista.
Ci sono molte app in ambito astronomico, come mai hai deciso di crearne una nuova?
Da appassionato di astrofotografia ho sempre cercato app che mi permettessero, in modo semplice, di organizzare le mie serate osservative. Ho sempre fatto ricorso anche a diverse applicazioni software per pc finchè ad un certo punto ho deciso di creare da zero questa app. L’obiettivo non era creare uno skyview, già ce ne sono molti e bellissimi negli store, ma creare uno strumento che fosse di supporto alle serate osservative o alle sessioni fotografiche di appassionati come me.
Ma se non c’è rete, come la mettiamo?
Nei luoghi in cui più spesso vado con la mia strumentazioni lo smartphone non ha rete; il mio primo obiettivo è stato quindi quello di fare in modo che i dati di cui l’app ha bisogno siano già a bordo del dispositivo. Infatti i dati di base sono in uno store locale e tutto poi viene calcolato nel momento del bisogno.
Le uniche due funzioni che necessitano di una connessione internet sono le stazioni spaziali e le comete, in entrambi i casi la connessione serve solo per scaricare gli aggiornamenti dal Norad o da MPC. In ogni caso l’ultimo download viene sempre conservato, quindi se non c’è rete, tutto funziona lo stesso, magari solo con dati non aggiornatissimi.
Quindi, una parte dell’app è dedicata ai cataloghi?
Certamente un primo blocco di funzioni è dedicato ai cataloghi, troviamo quindi sole, luna, pianeti, costellazioni con accesso agli oggetti che ne fanno parte, i cataloghi deepsky NGC, IC e Messier, il catalogo stellare con informazioni da Hypparcos, Yale Bright e Gliese, stazioni spaziali (ISS e Thiangong) ed infine le comete. Sono tutti molto simili come impostazione, c’è una prima serie di informazioni subito nella lista o nella funzione di ricerca; ad esempio troviamo sempre altezza ed azimut ed una freccetta vicino all’altezza ci dice se l’oggetto sta sorgendo o se invece sta tramontando. Il cerchietto a sinistra di ogni riga può contenere l’immagine o magari la magnitudine ma c’è sempre un bordo attorno, se è verde significa che l’oggetto è visibile.
Ma visibile in che senso? Quali sono i parametri?
Quando si avvia l’app, nella homepage si vedono il luogo in cui ci si trova, la data e l’ora attuali, posso cambiarli quando quando voglio e da quel momento l’app li utilizzerà per tutti i calcoli. Quindi un oggetto con il bordo è visibile nel luogo, nella data e all’ora indicate nella pagina principale. Se ad esempio tra 10 giorni voglio fare una serata osservativa, meteo permettendo, imposto i parametri nella home e i dati si aggiornano all’istante.
Comodo, ma allora se voglio sapere cosa vedere in una certa serata sposto i parametri e poi navigo nelle varie funzioni?
Questa è sicuramente una prima modalità, però in homepage c’è anche una scorciatoia, la funzione Cosa vedo ora. In pratica mi elenca solo pianeti, oggetti deepsky, stelle e costellazioni, visibili nel luogo, alla data e all’ora che ho impostato, è molto più pratico.
A questo punto ho visto un oggetto che mi interessa, se entro nel dettaglio cosa trovo?
Anche il dettaglio è costruito in modo molto simile per tutti gli oggetti, così la pagina che si vede è sempre familiare e ritrovo sempre le informazioni presentate in modo omogeneo. Prima di tutto c’è una immagine, se è stato possibile aggiungerla, poi trovo subito una bussola che indica la direzione in cui si trova l’oggetto, si aggiorna spostando il telefono.
Appena più in basso, un grafico con l’andamento dell’altezza nelle prossime 24 ore, un riepilogo dei dati di base come ar, dec, altezza, azimut (per alcuni oggetti anche la dimensione e la magnitudine).
Ancora più in basso un pulsante per una ricerca con lo skyview lite al momento implementato, un pulsante per avere l’anteprima dell’oggetto nella mia strumentazione ed infine l’elenco delle liste osservazioni in cui posso aggiungere l’oggetto.
Fermi un attimo, liste di osservazione? anteprima nella strumentazione? Partiamo dalle liste, di cosa si tratta?
E’ una funzione molto semplice, in pratica posso creare delle liste di osservazione associando un luogo, una data ed un’ora e a quel punto inserire gli oggetti che voglio osservare o fotografare scegliendo tra quelli visibili in base ai parametri impostati.
Naturalmente posso aggiungere in una lista anche se sto navigando tra i cataloghi, infatti entrando nel dettaglio di un oggetto è l’app che mi dice se per una determinata lista l’oggetto sarà o meno visibile.
Mentre l’anteprima della strumentazione?
Ecco, questa è una funzione che trovo molto comoda, in sostanza posso andare ad aggiungere tutta la strumentazione che ho, tubi ottici, sensori fotografici, barlow, oculari e poi creare le mie configurazioni ottiche combinando tutte le strumentazioni. A questo punto, dal dettaglio di ogni oggetto, posso avere un’anteprima di quanto sarà grande nelle mia foto o nel mio oculare se sto facendo visuale. In caso di visuale posso anche cambiare al volo l’oculare per avere subito un’anteprima aggiornata.
Per questo calcolo uso naturalmente la dimensione in database degli oggetti del profondo cielo, mentre per luna, sole e pianeti la dimensione viene calcolata istantaneamente.
Parlavi prima anche di comete, se non ricordo male?
Certo, è l’ultima funzione aggiunta, in sostanza permette di scaricare direttamente il database dell’MPC (Minor Planet Center) e poi l’app calcola la posizione, la magnitudine ed anche il periodo orbitale in anni (ovviamente se la cometa è periodica). Le comete presenti sono tutte quelle inviate da MPC.
Sia per le comete che per tutti gli altri oggetti di tutti i cataloghi, tenendo premuto il dito posso aggiungerle alla pagina dei preferiti per avere un accesso diretto alle informazioni.
Provando l’app trovo anche una pagina di impostazione, cosa include?
La pagina di impostazione al momento contiene due selettori che permettono di passare alla modalità notte oppure di cambiare la lingua tra italiano ed inglese. Se richiesto nuove lingue verranno rese disponibili. In futuro vorrei implementare anche un sistema di notifiche, ma deve essere utile e non un fastidio.
Hai appena accennato a sviluppi futuri, cos’hai in mente?
Beh, sviluppi futuri ce ne sono diversi, naturalmente arricchire le varie sezioni di informazioni come, ad esempio, le posizioni dei satelliti di giove; poi vorrei certamente completare la funzione skyview arricchendola di informazioni, ho anche in mente qualcosa sempre dedicato all’astrofotografia, oppure potrebbero essere utili le previsioni meteo. Tante cose e naturalmente sono sempre aperto a suggerimenti!
Ho visto che una parte dell’app è gratuita ma ci sono anche acquisti in-app, in cosa consistono?
Lo sviluppo software di professione, so che è sempre preferibile avere app gratuite, però il tempo dedicato è stato molto e ne dedicherò ancora molto.
Ho deciso allora di fornire un periodo di prova iniziale per provare tutte le funzioni, e una volta scaduto l’app viene limitata alle funzioni di catalogo, con accesso ai dettagli ed ai preferiti. Tutte le funzioni più particolari come le liste di osservazione, le strumentazioni e quindi le anteprime degli oggetti, la possibilità di salvare i propri luoghi preferiti di osservazione e infine la possibilità di effettuare il backup di tutte le impostazioni personali le ho invece vincolate all’attivazione di un abbonamento. Si tratta di 25 euro annuali o 2,5 euro al mese. Non penso sia poi molto, e inoltre, se manca qualcosa si può sempre richiedere direttamente allo sviluppatore! Dedico tempo costantemente, quindi i problemi verranno risolti e le nuove cose verranno portate avanti.
Ringrazio Diego per aver condiviso con me il suo progetto. All’inizio dell’articolo trovate i link per visitarlo e per provare Stellar Catalogue. Vi saluto e vi ricordo come sempre che potete trovare tanti altri articoli nel blog di questo sito. A presto amici!