Le mie esperienze di astrofotografia sulla nebulosa testa di cavallo (B 33) raccontano effettivamente una storia di grandi fallimenti di successo.
La fotografia astronomica ci pone davanti a continui ostacoli, a numerosi problemi che ci sorprendono durante la notte e ci obbligano a capire ogni volta come poterli risolvere.
Molte volte il fallimento nella nostra vita ci insegna qualcosa di importante che ci rende migliori.
Nell’astrofotografia il fallimento è una componente fondamentale, inevitabile e molto preziosa per poter accrescere negli anni i propri risultati fotografici. Mi sono preso un momento per raccontarvi su YouTube l’esperienza di questi anni di astrofotografie su un soggetto che amo molto: la nebulosa Testa di Cavallo.
Questa fu la nebulosa che mi fece comprare il mio primo telescopio, uno SkyWatcher da 200 mm di diametro su una montatura HEQ5.
Ogni piccolo difetto nelle immagini, ogni notte buttata per un problema che non siamo riusciti a risolvere, accresce la nostra capacità di gestire la strumentazione astronomica. Augurandovi che questo filmato possa piacervi, esservi di ispirazione e, perché no, magari anche un po’ di aiuto, vi do appuntamento ai prossimi filmati dedicati ad altri oggetti del nostro bellissimo profondo cielo.
Nome: Nebulosa Testa di Cavallo
Catalogo: B 33, IC 434
Tipologia: nebulosa oscura
Periodo per fotografarla dall’Italia: inverno
Lunghezza Focale consigliata rispetto ad un sensore APS-C da 23.6×15.6mm: dai 200 mm in su
Sensore modificato per emissione H-Alpha obbligatorio: si