Questa è la versione testuale della recensione della camera ZWO ASI 2400MC PRO: un CMOS astronomico full frame a colori che vi mostro in un nuovo filmato su YouTube.
Ho avuto occasione di utilizzare questa camera per alcuni mesi grazie al negozio Artesky, potendo metterla alla prova su differenti ottiche.
La caratteristica più rilevante di questa camera astronomica CMOS a colori è di avere un sensore di formato full frame con pixel abbastanza grandi da 5.94 micron.
Questa caratteristica mi ha permesso di utilizzarla con soddisfazione non soltanto su focali medie, ma anche su lunghe focali, con telescopi RC da 8 e 10 pollici.
Ho iniziato le mie prove con lo Sky-Watcher 200/800 e un filtro multi banda stretta, scattando su un paio di oggetti a emissione: la nebulosa Pellicano e le nebulose Pipistrello e Calamaro.
Dopo questi primi scatti ho poi montato la ASI 2400 MC Pro sul telescopio GSO Tecnosky RC8, fotografando la parte della nebulosa Velo NGC 6960 in banda larga a 1600 mm di focale.
Con un campionamento di 0.77 arcsec/Pixel e un rapporto f/8 ho ottenuto in una singola notte un colore e un dettaglio notevoli. Grazie poi all’abbondante full well capacity e al basso rumore di lettura, queste singole pose hanno una gamma dinamica completa, senza pixel bruciati nei bianchi e, ovviamente, senza sotto esposizione nei neri.
Ricordate che potete calcolare il vostro campionamento qui
Avere pixel da 5.94 micron infatti non offre soltanto la possibilità di campionare adeguatamente anche a lunghe focali, ma anche un’abbondante FWC utile per registrare un’ampia gamma dinamica perfino in condizioni particolari come questa, dove la stella 52 Cygni mette a dura prova la registrazione dei bianchi e ci obbliga nella maggior parte dei casi a ricorrere a tecniche HDR.
Vi riporto di seguito la tabella con le caratteristiche generali che trovate anche sul sito del produttore.
Spingendo il campionamento oltre il limite del mio cielo medio ho poi montato la ASI 2400 sull’RC Tecnosky GSO da 10”. Ho fotografato comunque in binning 1 poiché scattare in bin2 (o superiori) con una camera a colori non ha molto senso. In questa prova limite ho scattato sulla nebulosa Occhio di Gatto realizzando un HDR che unisse la parte interna con il guscio più esterno e vecchio.
Un altro esperimento interessante con cui ho concluso le prove fotografiche su questa camera l’ho fatto montandola su un’ottica Askar 200 mm f/4.
Sottocampionare con ottiche corte è interessante, poiché alza molto il rapporto segnale/rumore e ci consente di ottenere immagini pulite e gradevoli di oggetti diffusi. Ho fotografato per soli 50 minuti la nebulosa Proboscide d’Elefante IC 1396 sotto il bellissimo cielo del Monte Peglia, in Umbria, senza utilizzare alcun filtro e con un intenso passaggio di nuvole.
Nonostante gli inevitabili aloni sulle stelle più luminose dovuti al forte passaggio di nuvole e velature, la camera ha prodotto un’immagine notevole anche su una focale corta.
La ZWO ASI 2400 MC Pro ospita pixel di una dimensione che vorrei trovare su tanti CMOS astronomici. Questa caratteristica rende il sensore versatile e idoneo ad una grande varietà di focali. Adeguato sulle medie, prestante sulle lunghe focali e ugualmente adatto (entro certi limiti) a sottocampionare su corte focali. Speriamo che in futuro il mercato possa presentare anche su sensori più piccoli ed economici, pixel ugualmente grandi, offrendo anche versioni monocromatiche.