Lo shelter astronomico Carl Sagan che ho scelto per il mio osservatorio consiste in una casetta di 2 x 2 m con il tetto scorrevole, realizzata in ferro, pannelli coibentati e lamiera zincata.
Chiunque ami e desideri fare astrofotografia anche in postazione fissa subisce gli effetti del “monta-smonta”, una pratica che dopo qualche anno potrebbe farci accusare un po’ di stanchezza, addirittura farci desistere alcune sere, ma soprattutto introdurre piccole imprecisioni nel montaggio che di volta in volta possono influenzare i nostri risultati fotografici.
La mia idea è sempre stata quella di allestire pian piano una serie di postazioni fisse autosufficienti con le quali poter fare astrofotografia “efficiente”. Con una montatura sempre pronta e ben allineata, magari su una colonna, con una strumentazione sempre ben bilanciata e una struttura che potesse con comodità rendersi pronta alla fotografia notturna, ma anche richiudersi rapidamente in caso di maltempo.
Nella mia costante ricerca di un equilibrio rispetto al lato economico, molto spesso a favore di soluzioni con una buona manifattura ma dal costo non eccessivo, ho scoperto su consiglio dell’amico Edoardo Luca Radice l’azienda Verbox, che realizza box di vario genere e che da poco ha iniziato a dedicarsi alla costruzione anche di shelter astronomici.
Così è iniziata l’avventura più bella di questo 2021 nel mio osservatorio Carl Sagan…
…allungando la caldana di cemento e montando il primo shelter astronomico con tetto scorrevole proprio a fianco della casetta di legno e del primo box fisso auto-costruito l’anno scorso.
Il montaggio è durato un paio di mezze giornate e a parte i comuni attrezzi tra avvitatore, trapano e sigillanti vari, è stato necessario essere in due per poter spostare e posizionare i vari pezzi.
La casetta astronomica con il tetto scorrevole mi permette ora di poter cablare seriamente un impianto elettrico, costruire la colonna fissa sulla quale montare la montatura, legare la cavetteria del telescopio e rendere tutto ordinato, efficiente, comodo, ma soprattutto sempre pronto da usare!
Nel filmato qui sotto vi racconto l’esperienza, le novità e alcune riflessioni sull’utilità di un sistema di questo tipo. C’è chi lo shelter decide di auto-costruirselo, chi si rivolge a soluzioni pronte molto più costose e dall’impatto estetico migliore, per me questa è stata la soluzione perfetta tra spesa e risultato e a fronte dei primi mesi con la struttura montata, non cambierei nulla.
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