La nebulosa Velo è un target perfetto per l’astrofotografia e oggi vi parlo nello specifico della nebulosa Scopa di Strega, la parte occidentale catalogata con il nome di NGC 6960.
I resti di supernova sono oggetti davvero straordinari in fotografia astronomica deep sky, esibendo spesso filamenti e nuvole di gas molto scolpite e colorate. Composte principalmente da idrogeno ionizzato e ossigeno ionizzato, le supernova remnant si prestano bene anche per l’astrofotografia in banda stretta.
La velo è un target particolarmente esteso.
La stella che l’ha generata è esplosa diverse migliaia di anni fa e oggi possiamo identificarla nella costellazione del cigno, a circa 1400 anni luce dal nostro pianeta. Questa nebulosa è visibile anche in osservazione, da cieli bui e con filtri selettivi. Ricordo un’esperienza folgorante allo star party di Saint Barthelemy del 2019 dove io e alcuni amici passammo la notte ad osservarla in un dobson da 40 cm con un filtro selettivo per l’ossigeno.
Il 18 luglio 2020 inizio a testare un nuovo telescopio RC da 8 pollici di Tecnosky, scegliendo la Scopa di Strega come primo esperimento. La Scopa di Strega è la parte occidentale della nebulosa Velo e catalogata come NGC 6960, caratterizzata dalla presenza della luminosissima stella 52 Cygni, sovrapposta in prospettiva ma estranea in realtà all’oggetto nebulare.
Per la prima prova del RC8 scelgo un filtro a banda larga e mi dirigo su NGC 6960 a 1600 mm di focale con la nuova ASI 2400.
Non avevo mai scattato su questa parte della nebulosa Velo ad una focale così lunga ed è stato emozionante esaminarne i dettagli durante lo sviluppo.
La nebulosa Scopa di Strega si estende per circa 35 anni luce ed è formata, come vi dicevo, principalmente da gas ionizzato, ma una ripresa a banda larga arricchirà il vostro risultato con tutte le mille sfumature delle stelle circostanti.
Consigli per astrofotografia sulla Nebulosa Scopa di Strega NGC 6960
Nome: The Witch’s Broom Nebula
Catalogo: NGC 6960, C 34, LBN 191
Tipologia: resto di supernova
Magnitudine: 7.0
Periodo per fotografarla dall’Italia: culmina a mezzanotte verso fine agosto. E’ fotografabile indicativamente da giugno ad ottobre.
Lunghezza Focale consigliata con sensore APS-C da 23.6×15.6mm: dai 150 mm in su, per fotografare l’intera nebulosa velo. Dai 500 mm in poi per focalizzarsi sui particolari della nebulosa Scopa di Strega.
Reflex modificata obbligatoria: CONSIGLIATA, nonostante l’abbondante presenza di ossigeno visibile anche a sensori tradizionali, sarà utile poter raccogliere la forte emissione H-Alpha dell’idrogeno ionizzato.