Formatore e fotografo professionista specializzato in astrofotografia e fotografia notturna. Nel 2019 premiato in Parlamento per le attività di divulgazione della fotografia astronomica. Lavoro come fotografo e formatore per aziende, professionisti e appassionati.

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Asi Air Pro: le prime prove!

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Finalmente le prime prove con il nuovo Asi Air Pro!
Attendevo da mesi l’uscita del nuovo Asi Air di ZWO e grazie al negozio Artesky ho avuto la fortuna di ricevere l’unico pezzo in Italia, uno dei pochi in Europa.

Come funziona in breve? Bene! Molto bene! L’app non è priva di bug e ho già notato l’assenza di almeno 3-4 funzioni che mi piacerebbe avere, ma ZWO ci ha abituati ad un servizio di assistenza e di aggiornamento regolare, affidabile.
Per il primo Asi Air sono stato uno dei tester della beta e le mie impressioni non erano state entusiaste. Lo strumento era pieno di problemi e con troppe poche funzioni. Purtroppo poi non ho più avuto modo di utilizzarne uno, facendo quindi un salto totale da quella prima versione beta a questo nuovo Asi Air Pro.

C’è da mettere in chiaro subito una cosa, il primo Asi Air venne messo in vendita da subito con grandi migliorie rispetto alla versione beta che avevo provato e lo strumento nel quale si è trasformato nei mesi successivi è qualcosa di completamente diverso. Funziona molto bene e gran parte delle funzioni che trovate nel nuovo Asi Air Pro, sono già presenti e perfettamente funzionanti anche nel primo modello.

Veniamo a noi, ecco il nuovo Asi Air Pro:
Asi Air Pro: le prime prove!

Entusiasta di provarlo, l’ho montato la sera stessa su un rifrattore che stavo finendo di provare, lo Sharpstar 61edph, ridotto e spianato, insieme alla nuova camera astronomica CMOS a colori ZWO ASI 533.
La prima cosa comoda è che il nuovo Asi Air Pro ha una basetta che permette di fissarlo nel porta cercatore. L’integrazione di 4 porte USB, due USB 3.0 e due porte 2.0, con l’aggiunta di 4 porte di alimentazione, permettono di collegare tutti gli apparati e gli accessori del setup e di scendere a terra con un unico cavo di alimentazione, rendendo il setup estremamente ordinato e pulito.

Dunque ho iniziato le prime prove (al tramonto) con il nuovo Asi Air Pro, rimuovendo la pulsantiera dalla mia montatura Sky-Watcher AZEQ6-GT e collegandomi in EQMOD direttamente all’Asi Air. Ho collegato la camera 533, una camera ASI 120 mini nel tubo di guida, il focheggiatore elettronico ZWO EAF e alimentato tutto con un unico cavo (esclusa la montatura). Ho installato l’app sul mio smartphone e sono passato finalmente alla prima accensione.

Nel menù in alto a destra avete l’elenco delle modalità, tra focus, preview, allineamento polare e molto altro.

Ho selezionato focus e ho attivato a sinistra la console del focuser EAF di ZWO per mettere a fuoco comodamente dallo smartphone:

Asi Air Pro: le prime prove!

Senza pulsantiera della montatura, sono poi passato all’allineamento polare guidato che in 3 minuti mi ha permesso di perfezionare il puntamento al polo e raggiungere, senza difficoltà e precisione, un errore contenuto. Durante questa operazione Asi Air Pro muoverà la vostra montatura ed eseguirà il Plate Solving per determinare l’errore polare e darvi i suggerimenti di cosa e quanto muovere (altezza e azimut) per migliorare il puntamento.

Asi Air Pro: le prime prove!

Una volta eseguito l’allineamento polare ho selezionato nel menù in alto a destra la voce Preview. Qui avete la possibilità non solo di fare le prove di scatto con immagini che non verranno salvate, ma anche di puntare gli oggetti e fare plate solving (nel caso abbiate collegato la montatura). Così ho digitato la sigla M 42 (la Grande Nebulosa di Orione) e Asi Air mi ha puntato in automatico l’oggetto.

Asi Air Pro: le prime prove!

Una volta centrato l’oggetto ho impostato raffreddamento e gain nelle mie due camere, quella principale e quella di guida, personalizzando altre voci come le informazioni da aggiungere nel nome degli scatti (temperatura, gain, esposizione, binning, data), o la calibrazione del bianco automatica nell’anteprima di scatto.

Asi Air Pro: le prime prove!
Il sistema di guida

Ho sistemato meglio la messa a fuoco sfruttando il Trapezio della nebulosa di Orione, ho posizionato il soggetto a piacimento e sono passato al sistema di guida:

Asi Air Pro: le prime prove!

Per questa prima prova ho lasciato le impostazioni di default: una tolleranza sugli assi di 2”, ho attivato il Dithering con uno spostamento di 2 pixel, ho lasciato i tempi preimpostati di verifica della stabilità che Asi Air rileva prima di riprendere lo scatto successivo.
Trovata una stella nel campo, è bastata selezionarla con il dito e avviare il sistema di guida. Calibrazione automatica lampo e guida partita:

Asi Air Pro: le prime prove!

Non fate caso al movimento frenetico sugli assi, risultato di una montatura che domanda disperatamente un tagliando di grasso e messa a punto (di ore ne ha fatte parecchie). Così ho programmato una sessione di scatti e ho avviato il setup, verificando che le immagini venissero salvate nella memoria integrata di 20gb.

A metà nottata torno a controllare la strumentazione e trovo il telescopio girato:
Asi Air Pro: le prime prove!

Asi Air Pro aveva eseguito un meridian flip automatico, riprendendo una stella di guida trovata nel nuovo campo inquadrato e riavviando guida, dither e sessione di scatti, tutto in automatico.
Al termine di questa prova ho creato una programmazione di scatti Dark impostando uno spegnimento automatico di Asi Air al termine della sessione e un ritorno alla posizione di Home. La mattina ho trovato Asi Air spento, il telescopio in posizione di partenza e le mie fotografie pronte per essere scaricate.
Nella confezione è inclusa anche una chiavetta da 64gb che, se collegata, viene in automatico riconosciuta ed utilizzata per lo storage degli scatti. Oltre questo troverete prolunghe e cavi maschio/maschio di alimentazione per poter collegare i vostri dispositivi ZWO ad Asi Air.

In conclusione

La prima notte è stata entusiasmante, tutti gli strumenti e gli accessori collegato al dispositivo e nessun problema. In poco più di 15 minuti avevo fatto tutto: messa a fuoco, allineamento polare, plate solving, puntamento e centraggio dell’oggetto, prove di scatto, guida con dithering e avviata la sessione fotografica. L’app ha qualche bug, ho trovato diversi punti critici che immagino saranno presto risolti anche grazie alle segnalazioni degli utilizzatori.
Cose che vorrei presto da Asi Air Pro: una sezione dedicata alla gestione dei flat. Attualmente è possibile farli soltanto “osservando” l’istogramma, un limite grande per le camere astronomiche CMOS che necessitano di un’impostazione ADU abbastanza precisa. Da quello che ho capito però questa sarà una funzione che a breve verrà sviluppata e aggiunta.
Nella galleria delle immagini scattate non è possibile visualizzare gli scatti, ma soltanto un elenco testuale. Sarebbe molto bello e comodo per me poter visionare gli scatti eseguiti direttamente su Asi Air e non solo successivamente al PC a sessione conclusa.

In ultimo sarebbe bello poter memorizzare coordinate e riquadro per riprendere la posizione esatta in diverse serate.
A parte questo, mi restano ancora altre funzioni da testare, come l’integrazione con altre app come Sky Safari, il funzionamento con una ruota portafiltri motorizzata, il collegamento ethernet e il test di una porta di ingresso “DSLR” che dovrebbe permettere l’utilizzo di Asi Air Pro con reflex.
Questo è soltanto il primo resoconto di alcune prove iniziali, proseguite nelle notti successive con altri setup e su altri soggetti:

Asi Air Pro: le prime prove!
Asi Air Pro su Sky Watcher 200/800 F/4
Asi Air Pro ZWO le prime prove test wifi guida tutorial

A presto con nuovi aggiornamenti!

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